Nuovi studi sul registro del Regno Unito suggeriscono che diverse formulazioni possano migliorare la qualità di vita dei pazienti
Il dolore cronico è una condizione che comporta effetti negativi significativi in termini sia di qualità di vita e impatto sulle attività quotidiane e lavorative sia di salute pubblica.
Nonostante i dati di efficacia a supporto siano limitati, le terapie farmacologiche costituiscono l’opzione di trattamento più diffusa, ma l’interesse verso il possibile ruolo di strategie di tipo diverso nella gestione del dolore cronico è in crescita.
In questo contesto, i prodotti medicinali a base di cannabis rappresentano un’opzione terapeutica promettente, sulla base della loro capacità di ridurre i segnali nocicettivi nel sistema nervoso centrale e periferico e del loro ruolo di modulazione dei meccanismi coinvolti nelle manifestazioni del dolore nella corteccia somatosensoriale e nel sistema limbico.
Tuttavia, gli studi finora condotti hanno dato risultati eterogenei, dipendenti dal prodotto utilizzato, dal tipo di dolore cronico valutato e dalla durata dell’osservazione.
Una fonte importante di dati per valutare l’efficacia dei medicinali a base di cannabis è lo UK Medical Cannabis Registry (UKMCR), che dal 2019 raccoglie nel Regno Unito i dati clinici relativi ai pazienti ai quali vengono prescritti questi prodotti, con l’obiettivo di valutarne i benefici terapeutici in diverse condizioni cliniche.
Evidenze più solide da nuovi studi
A partire dai dati del registro sono state condotte diverse analisi mirate a valutare l’efficacia e la safety delle preparazioni a base di cannabis per uso medico nel trattamento del dolore cronico.
Un lavoro di recente pubblicazione ha valutato i cambiamenti nella qualità di vita correlata alla salute generale (HRQoL), gli outcome specifici del dolore cronico e gli eventi avversi in una coorte di pazienti trattati esclusivamente con prodotti a base di cannabis (oli e/o infiorescenze essiccate) [1].
Nello studio prospettico di coorte sono stati arruolati 761 pazienti, 348 dei quali (45,7%) assumeva la formulazione in olio, 36 (4,7%) le infiorescenze essiccate e gli altri 377 (49,5%) entrambe le forme. L’età media era 47 anni. Tra i partecipanti, 326 (42,8%) erano consumatori di cannabis, 122 (16%) l’avevano assunta in passato e i restanti 313 (41,1%) non ne avevano mai fatto uso.
Per valutare l’efficacia del trattamento con preparazioni a base di cannabis sulla qualità di vita dei pazienti con dolore cronico, i partecipanti hanno compilato diversi questionari mirati a stimare la variazione nelle misure dei patient-reported outcome (PROMs) dopo 1, 3 e 6 mesi dall’inizio del trattamento rispetto al basale.
Nel gruppo trattato con la formulazione in olio e in quello che ha utilizzato entrambe le forme sono stati osservati, rispetto al basale, miglioramenti statisticamente significativi a 1, 3 e 6 mesi nelle misure relative alla valutazione del dolore, del sonno e della qualità di vita correlata alla salute generale. Inoltre, nel gruppo che ha assunto la terapia di combinazione oli-infiorescenze sono stati registrati miglioramenti significativi anche per quanto riguarda i patient-reported outcome specifici per l’ansia, in tutte le rilevazioni temporali.
È stata osservata anche una riduzione delle prescrizioni di oppioidi dopo 6 mesi di trattamento rispetto al basale, con una diminuzione del 3,28% della dose media di farmaci.
Per quanto riguarda la safety, gli eventi avversi più comuni sono stati la fatigue (114 casi,14%), la sonnolenza (88 casi, 10,8%) e la secchezza delle fauci (84 casi, 10,3%), tutti di grado lieve-moderato, con una maggiore probabilità correlata al genere femminile e alle condizioni di non consumatore o ex utilizzatore di cannabis.
I risultati dello studio confermano le evidenze raccolte in una precedente analisi condotta su una serie di casi dello UK Medical Cannabis Registry, che aveva coinvolto 110 soggetti trattati con formulazioni in olio per dolore cronico [2]. Anche in questo caso il trattamento è risultato associato a un miglioramento degli outcome specifici del dolore, della qualità della vita correlata alla salute e della qualità del sonno, con dati di safety positivi.
Come interpretare i risultati
«Questi risultati suggeriscono che sia le formulazioni in oli sia quelli a base di infiorescenze essiccate sono associate a un miglioramento della qualità di vita a lungo termine nei pazienti con dolore cronico, e non comportano eventi avversi gravi o invalidanti» commentano gli autori dello studio. «La maggiore incidenza di eventi avversi osservata nelle donne, nei soggetti naïve alla cannabis e negli ex consumatori è un elemento da tenere in considerazione negli studi futuri e nella prescrizione dei medicinali a base di cannabis».
Reference
- Tait J, Erridge S, Holvey C, et al. Clinical outcome data of chronic pain patients treated with cannabis-based oils and dried flower from the UK Medical Cannabis Registry. Expert Rev Neurother. 2023 Apr;23(4):413-23.
- Kawka M, Erridge S, Holvey C, et al. Clinical outcome data of first cohort of chronic pain patients treated with cannabis-based sublingual oils in the United Kingdom: analysis from the UK Medical Cannabis Registry. J Clin Pharmacol. 2021 Dec;61(12):1545-54.