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Alcune revisioni di letteratura hanno fornito un quadro generale dei dati disponibili sul ruolo dei cannabinoidi nel trattamento sintomatico della patologia.

 

Accanto ai farmaci disease modifying e ai corticosteroidi per il trattamento delle recidive, nell’ambito della ricerca sulle terapie per la sclerosi multipla l’interesse verso i trattamenti sintomatici è in aumento.

Per quanto riguarda le terapie farmacologiche sintomatiche, le prove di efficacia a sostegno sono limitate; tuttavia le terapie complementari sono piuttosto diffuse tra i pazienti.

In questo contesto, i prodotti medicinali a base di cannabis hanno fornito indicazioni incoraggianti in termini di miglioramento dei sintomi della sclerosi multipla.

Un’analisi descrittiva della letteratura [1], pubblicata da un gruppo di ricercatori del Regno Unito, ha fatto il punto sulle attuali conoscenze e sui dati disponibili circa l’efficacia e la sicurezza dei prodotti medicinali a base di cannabis nel trattamento sintomatico della sclerosi multipla.

 

Gli effetti sulla spasticità

Una recente review della Cochrane collaboration [2] ha individuato e analizzato 4 studi che hanno messo a confronto alcuni cannabinoidi con il placebo in pazienti con sclerosi multipla: le conclusioni indicano che i prodotti a base di cannabis possono aumentare il numero di pazienti che riferiscono un’importante riduzione della gravità percepita della spasticità fino a 14 settimane. In particolare, il trattamento con una combinazione di CBD e delta-9-THC in forma di spray e con un estratto di cannabis per uso orale è associato a una probabilità 2,5 volte più elevata di ottenere un miglioramento clinicamente significativo della spasticità, senza un aumento degli effetti avversi severi rispetto al placebo.

Per quanto riguarda l’estratto di cannabis, uno studio condotto in 22 centri del Regno Unito su un totale di 277 pazienti ha messo a confronto l’efficacia dell’estratto con il placebo in pazienti con sclerosi multipla: i pazienti del gruppo di trattamento hanno riferito un miglioramento della spasticità significativamente più elevato rispetto al gruppo placebo, con un effetto crescente nel tempo. Il tasso di risposta è stato del 30,8% nei pazienti trattati con cannabis rispetto al 13,4% del gruppo di controllo.

Al momento la combinazione di CBD e delta-9-THC in forma di spray è il prodotto cannabinoide maggiormente studiato nell’ambito della sclerosi multipla ed è approvato in diversi Paesi per il trattamento del dolore neuropatico e della spasticità resistente alle terapie [3].

Anche i dati di pratica clinica ne hanno confermato l’utilità come trattamento aggiuntivo alle altre terapie normalmente utilizzate contro la spasticità, alle quali però, secondo i dati disponibili, una significativa quota di pazienti diventa resistente.

Per quanto riguarda gli altri prodotti a base di cannabis, le prove di efficacia nel trattamento della spasticità sono limitate. Inoltre, sarebbero necessari ulteriori studi poiché gli effetti avversi comuni del prodotto a base di CBD e delta-9-THC, come la disgeusia, il dolore al cavo orale e l’irritazione del sito di somministrazione, favoriscono l’interruzione del trattamento. Gli autori dell’analisi [1], quindi, suggeriscono di considerare altri cannabinoidi con un rapporto bilanciato tra CBD e delta-9-THC nei pazienti che hanno ottenuto miglioramenti, ma hanno scarsa tollerabilità.

Nelle linee guida australiane per l’uso della cannabis medica nella sclerosi multipla, per quanto riguarda la spasticità si riportano alcune revisioni di letteratura che hanno indicato i cannabinoidi come probabilmente efficaci nel ridurre questo sintomo [4]. In particolare, per quanto riguarda gli estratti THC:CBD, il documento riporta i risultati, per quanto non del tutto in linea tra loro, ottenuti da 6 studi, tra cui 5 trial controllati randomizzati, che dimostrano la loro efficacia nella spasticità dovuta alla malattia.

 

Gli effetti sul dolore

Sono pochi gli studi clinici che hanno indagato gli effetti dei prodotti a base di cannabis sugli outcome del dolore nei pazienti con sclerosi multipla. Le ricerche condotte nell’ambito della neurofisiologia suggeriscono che la combinazione di CBD e delta-9-THC in forma di spray è in grado di migliorare la risposta sensoriale, con un meccanismo che fornisce un razionale per potenziali effetti analgesici [3].

Per quanto riguarda i dati clinici, una review della Cochrane collaboration [2] ha concluso, sulla base dei risultati di uno studio su 48 pazienti, che i cannabinoidi possono aumentare il numero di soggetti che riferiscono un’importante riduzione della gravità percepita del dolore neuropatico cronico rispetto al placebo.

Altri dati di letteratura [1] hanno indicato che l’assunzione di cannabinoidi per via orale o sublinguale è associata a un aumento del 10% del numero di pazienti che riferiscono una riduzione clinicamente significativa del dolore rispetto al gruppo placebo.

Queste indicazioni sono confermate dai dati del Medical Cannabis Registry del Regno Unito su 190 pazienti, che indicano miglioramenti significativi negli esiti riferiti dai pazienti relativi alla severità del dolore e all’interferenza nella vita quotidiana, confermati anche in soggetti trattati con una specifica preparazione in olio di CBD e delta-9-THC.

Inoltre, uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto su 66 pazienti con sclerosi multipla e dolore neuropatico centrale, ha concluso che un prodotto medicinale a base di infiorescenze essiccate intere, in forma di spray contenente THC (2,7 mg) e CBD (2,5 mg) è efficace e sicuro nel ridurre il dolore e i disturbi del sonno, in aggiunta alla terapia analgesica standard [5].

 

Gli effetti sui sintomi psichiatrici

L’efficacia dei cannabinoidi sui disturbi d’ansia e dell’umore è stata finora poco indagata nella sclerosi multipla [1].

I dati ottenuti in serie di casi di dimensioni limitate, ma confermati dai dati del Medical Cannabis Registry del Regno Unito, suggeriscono la possibilità che il trattamento con prodotti a base di cannabis porti un miglioramento dei sintomi dell’ansia nei pazienti con sclerosi multipla e disturbo d’ansia generalizzato.

 

Cannabinoidi e sclerosi multipla: sì o no?

«Sebbene siano necessari ulteriori studi randomizzati e controllati di alta qualità, i dati disponibili sono promettenti per quanto riguarda l’utilità e la tollerabilità dei prodotti a base di cannabis nel trattamento dei sintomi della sclerosi multipla nelle persone che non hanno ottenuto una risposta clinica sufficiente alle terapie di prima linea» concludono i ricercatori inglesi.

 

 

Reference

  1. Erridge S, Sodergren MH, Weatherall MW. Medical cannabis in multiple sclerosis. British Journal of Neuroscience Nursing 2022;18(Sup3):S28-S31
  2. Filippini G, Minozzi S, Borrelli F, et al. Cannabis and cannabinoids for symptomatic treatment for people with multiple sclerosis. Cochrane Database Syst Rev. 2022 May 5;5(5):CD013444.
  3. Cristino L, Bisogno T, Di Marzo V. Cannabinoids and the expanded endocannabinoid system in neurological disorders. Nat Rev Neurol 2020;16(1):9-29.
  4. Guidance for the use of medicinal cannabis in the treatment of multiple sclerosis in Australia. Disponibile all’indirizzo: https://www.tga.gov.au/resources/resource/guidance/guidance-use-medicinal-cannabis-treatment-multiple-sclerosis-australia
  5. Rog DJ, Nurmikko TJ, Friede T, Young CA. Randomized, controlled trial of cannabis-based medicine in central pain in multiple sclerosis. Neurology 2005;65(6):812-9.